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Merito di Marco Gerosa è di aver approfondito un aspetto interessante, ma poco studiato dei Tasso a Milano partendo dal figlio primogenito di Simone, Ruggero Tasso, che il 15 ottobre 1556 ebbe da Filippo II di Spagna, l'autorizzazione a subentrare al padre nel "postarum in dominio nostro Mediolani". La moglie, Lucina Cattaneo fu figura di primo piano nel primo Seicento postale milanese al pari di altre più famose donne della famiglia, che seppero prendere in mano le briglie dell'azienda e della casa in momenti delicati. Uno studio interessante, basato su fonti, per la maggior parte inedite, di archivi lombardi, italiani ed europei, restituendo un affresco il più completo possibile sull'argomento, dove la storia dell'azienda postale tassiana, s'intreccia con le esigenze politiche, istituzionali e sociali del Ducato di Milano, della Corona spagnola e di altre realtà lombarde. Ne scaturisce una storia pienamente immersa nella quotidianità dell'epoca, fra luci e ombre; una storia di persone, di residenze, di patrimoni, di relazioni con la società milanese e goriziana, sino all'infelice epilogo. La storia di un casato aristocratico che presenta qualche affinità con il ceto mercantile.